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al testo di Ferdinando Battaglia
Musa
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Tra le pareti del sogno nel punto più profondo delle acque mi rapiva la carezza di una parola, quel vieni atteso pronunciato nel silenzio che sospende il tempo figlio e padre di ogni morte.
Si bagnavano le ciglia delle rive, offerte schiuse di pelle irrorata dai colpi di una lingua innocente perdutasi nel canto di passione, smarrita dai tocchi di carezze accorte, lingua per il sogno che al desiderio apriva un varco al suo passo dolce e forte. E fu in quel sogno che si consumò l'amplesso nell'ora in cui si formavano le stelle di due parole con opposte desinenze e di anime e radici gemelle.
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Fiammetta Lucattini
- 26/06/2014 09:15:00
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Scrivi assai bene damore, e forse non è tutto, ma neppure poco. Un caro saluto.
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francesco innella
- 23/06/2014 09:59:00
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Poesia molto bella hai costruito un erotismo magico. Ciao
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Franca Alaimo
- 22/06/2014 22:49:00
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Ferdinando recupera in questa poesia una vena lirica che sembra confrontarsi con quella di una delle sue poetesse preferite, che è Amina Narimi. Pur, infatti, approdando ad esiti stilistici diversi da Amina, Ferdinando crea una di quelle atmosfere appassionate ed innocenti che sgorgano con la stessa chiara bellezza delle stelle nel cielo notturno.
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Alessandra Ponticelli Conti
- 22/06/2014 17:51:00
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Magnifica! Una delle poesie più belle che ho letto ultimamente. Un saluto caro Alessandra
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Amina Narimi
- 21/06/2014 18:51:00
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nel giorno più lungo di luce sul mare viene lincontro, nel semicerchio del sole che tocca la terra, con lacqua mastichiamo verbena stanotte nel breve del buio nel fondo dei pozzi cè un carico doro di rami di resine sacre e senzocchi una donna di mussole bianche che offre un destino terrestre ai suoi fianchi di rosso brillante tra ruote di fuoco e ghirlande una danza che vibra come i falò dartemisia, si tesse laroma esplode la polvere doro nel grido damore lEstate, al suo centro, minuta e grandiosa prega la notte nel dono, lofferta la tana lintesa. lincontro, sul mare, finisce qui, sulla riva e sta come giurare sul volto che affonda nellerba una stella, un altro luogo di sogno benedetto e perfetto, che viene tra le ciglia bagnate a danzare
Poetamio nella tua Musa ho visto lestate, lincontro sul mare nella luce più lunga, che viene
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cristiana fischer
- 21/06/2014 09:18:00
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molto bella! erotismo, ma anche oltre
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